Esportare in Cina & Far East
I4D è specializzata nella più promettente area commerciale del mondo, l’Asia-Pacific.
Un mix di economie, da quelle avanzatissime a quelle allo stadio iniziale di sviluppo, per oltre 3 miliardi di consumatori, prevalentemente giovani e con redditi crescenti.
Esiste un altro sbocco commerciale migliore su cui investire?
Come esportare in Cina
L’approccio estemporaneo non paga: il nostro percorso in 4 passi per ottimizzare l’investimento
Spesso si vedono imprese che, volendo esportare in Cina e in Asia, iniziano la loro campagna partecipando ad una fiera internazionale. Buona impressione, parecchie visite allo stand e sensazione di tante opportunità. Tornati in Italia, la prima settimana 10 email con i contatti, la seconda 5, e poi niente più.
Partecipazione, stand, trasferta per un paio di persone: una decina di migliaia di euro d’investimento ma, alla fine, nessun ritorno.
L’Asia è un mercato promettente, ma enorme e lontano, fisicamente e come mentalità. Esportare in Cina e nel Far East è certamente possibile, ma è necessario pianificare le azioni e i tempi di intervento, altrimenti sarà facile sprecare tempo e denaro.
Sono indispensabili:
Apertura mentale, per confrontarsi con nuove culture e mercati e, se necessario, adattare organizzazione e prodotti alle richieste della “nuova clientela”.
Pazienza, perché i risultati di una strategia di export necessariamente non sono immediati; tutte le aziende presenti sui mercati esteri hanno costruito il loro posizionamento con umiltà e tenacia; nessuno lo ha fatto in pochi mesi.
Investimenti, come per ogni altro miglioramento aziendale.
Una attenta pianificazione è fondamentale per non perdere tempo e sprecare denaro. Viene condotta un'analisi dei dati di mercato e dei volumi di import per individuare i Paesi con più opportunità; inoltre, si identificano i competitors e le fiere locali più significative. I collaboratori locali nei vari Paesi vengono istruiti sulle caratteristiche del prodotto e dell'azienda ed attivati per trovare distributori e partner compatibili.
Dopo l'approvazione della lista contatti, il personale locale identifica un soggetto rilevante nell'organizzazione del potenziale distributore (titolare, general manager, capo ufficio acquisti, etc.) e lo contatta telefonicamente per proporre la collaborazione. Ai soggetti interessati viene inviata documentazione e presentazioni su azienda e prodotto. Dopo qualche giorno vengono richiamati per un follow up e, in caso di conferma di interesse, si fissa un appuntamento.
La missione nei Paesi che si vogliono penetrare è un momento fondamentale del processo, sia perché la conoscenza personale è fondamentale per fare affari in Asia, ma anche per rendersi conto di persona dell'effettiva struttura del potenziale partner (spesso molto diversa dal suo sito internet!) e della compatibilità con gli obiettivi dell'azienda italiana. Se del caso, si svolge la prima negoziazione delle condizioni di partnership. Questa fase, per la sua delicatezza, viene sempre condotta personalmente dall'amministratore di I4D.
Non seguire adeguatamente i distributori appena acquisiti significa vanificare tutto il lavoro fatto. La firma dell'accordo è solo il primo passo, il rapporto va curato con attenzione finché il rapporto non sarà consolidato. A seconda delle necessità, I4D Consulting può gestire la relazione commerciale per un breve periodo, curando che il passaggio alla struttura interna del cliente avvenga senza problemi, oppure gestirlo più a lungo in outsourcing con modalità da stabilirsi caso per caso.
Perché I4D?
Esperienza sul campo, contatti locali reali e affidabili, flessibilità, progetto su misura per le specifiche esigenze del cliente.
Il servizio è la nostra forza, possiamo assistere l’impresa nell’intero processo di internazionalizzazione o solo in alcuni aspetti. A seconda delle esigenze, il servizio viene “tagliato su misura” in base agli obiettivi, al prodotto, al livello organizzativo aziendale, nonché ai tempi e al budget assegnato al progetto.
I4D ha l’esperienza di 15 anni di missioni, dall’India alla Nuova Zelanda. Decine e decine di fiere visitate, contatti in quasi tutti i Paesi dell’Asia-Pacific.
Un network di contatti locali affidabili, requisito indispensabile per trovare i partners più idonei a garantire il successo di ogni piano di internazionalizzazione.
Il parere di un grande conoscitore della Cina, Alberto Forchielli: “Tornerò in Cina per vendere, non per investire”.