Cos'è
Il rating di legalità è un sistema di valutazione dell‘adeguatezza delle pratiche di un‘impresa o di una società rispetto a determinati standard di comportamento legale.
È stato introdotto nella legislazione italiana nel 2012 con lo scopo di promuovere principi di comportamento etico in ambito aziendale come metodo di valutazione che dimostra come un‘azienda si conforma a regole, normative e leggi.
Il rating di legalità può essere usato anche per valutare le pratiche di responsabilità sociale d‘impresa (RSI).
I vantaggi concreti di uno strumento ancora poco conosciuto
Il rating di legalità è sicuramente uno strumento di distinzione e visibilità, e le imprese che lo ottengono conseguono vantaggi di carattere reputazionale, venendo riconosciute come virtuose.
Ma vi sono anche vantaggi più concreti, quali:
1) avere maggiore credibilità con il sistema bancario con conseguente riduzione dei tempi di erogazione del credito;
2) una preferenza nelle graduatorie della Pubblica Amministrazione, con attribuzione di punteggio aggiuntivo e riserva di quota delle risorse finanziarie allocate;
3) una riduzione del 30% della cauzione da prestare nelle gare di appalto.
Requisiti Necessari e Ottenimento
L’attribuzione del rating di legalità è consentita alle imprese con sede operativa in Italia, un fatturato minimo di 2 milioni di euro con riferimento all’anno precedente a quello della domanda di attribuzione, e l’iscrizione nel Registro delle Imprese da almeno 2 anni dalla data della domanda.
La richiesta di attribuzione del rating di legalità va effettuata con procedura telematica all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) che, effettuati gli opportuni accertamenti, conclude il procedimento con un diniego o con l’assegnazione del rating, il cui punteggio è compreso tra una e 3 stelle.
L’esito positivo sarà oggetto di acquisizione al Registro delle Imprese e risulterà nella visura camerale.
L’attribuzione del rating di legalità non può essere considerata come atto dovuto da parte dell’AGCM ed è vincolata alla mancanza delle cc.dd. cause ostative riferite sia alle posizioni apicali dell’impresa che nei confronti dell’impresa stessa. In particolare, le figure apicali quali quelle del direttore tecnico, direttore generale, rappresentante legale, amministratori, soci, devono essere scevre da misure personali e/o patrimoniali di prevenzione e/o cautelari, sentenze/decreti penali di condanna, sentenze di patteggiamento per alcuni reati previsti da leggi speciali (es. reati tributari) e reati previsti dal codice penale; la società non deve aver subito condanne per responsabilità dell’ente (D. lgs 231/01), nonché condanne relative ad eventuale attività esercitata in modo illecito (es. Illeciti antitrust gravi) o subito provvedimenti sanzionatori da parte dell’Anac.
Il supporto per l’ottenimento del rating di legalità è tra i Servizi Fiscali di I4D Consulting.
Riferimenti Normativi
Delibera AGCM 24075 del 14.11.12
D.M. MISE-MEF n. 57/12,