Dati 3° trimestre 2021
La produzione economica del paese è aumentata del 4,9% sia su base annuale che biennale nel terzo trimestre, secondo i dati rilasciati dall’Ufficio Nazionale di Statistica (NBS) lunedì mattina.
Nei primi tre trimestri, il PIL Cina è cresciuto del 9,8% per raggiungere un totale di 82,31 trilioni di yuan (12,8 trilioni di dollari).
Per l’economia della Cina si tratta di una crescita inferiore alle aspettative, che si attestavano sul 5,2%.
È sensibilmente inferiore, come ovvio, al boom dei primi 6 mesi del 2021, che avevano registrato una crescita del 18,3% nel 1° trimestre e del 7,9% nel secondo trimestre (+12,7% complessivi su base annua).
La produzione industriale nel mese di settembre ha segnato un +3,1% a fronte di una previsione del +4,5%.
Cause: Energia e Immobiliare
Le cause della minore crescita del PIL Cina sono da ravvisarsi prevalentemente nella carenza di energia e nei problemi del settore immobiliare.
La carenza di energia ha avuto un certo impatto sulla produzione, ed infatti il governo sta incrementando gli sforzi per aumentare l’offerta di energia (soprattutto facendo ricorso al carbone).
Molte fabbriche hanno dovuto fermare la produzione alla fine di settembre, quando un’impennata del prezzo del carbone e una carenza di elettricità hanno spinto le autorità locali a tagliare bruscamente l’energia.
L’altro punto dolente sono le preoccupazioni legate alla bolla immobiliare di cui la vicenda Evergrande è la vicenda più nota, ma non l’unica. Parliamo di passività per 300 miliardi di USD, se non conoscete la vicenda potete approfondirla a questo link.
Il governo è intervenuto stringendo il credito alle attività immobiliari e questo ha determinato un calo del settore immobiliare. Gli investimenti in attività fisse per i primi tre trimestri dell’anno sono stati più deboli quindi: secondo i dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica l’aumento è stato del 7,3% rispetto a un anno fa, contro il 7,9% previsto.
Da ultimo, non hanno certo stimolato gli investimenti e aiutato la crescita le politiche di controllo che Pechino sta implementando nel settore tecnologico e dei media.
PIL Cina: previsioni 2021 e 2022
Le previsioni delle maggiori banche sulla crescita 2021 del PIL Cina si muovono nel range tra 7,7% (Nomura – Giappone) e 8,8% (DBS – Singapore).
Goldman Sachs ha ritoccato al ribasso le sue stime al 7,8% rispetto al precedente 8,2%.
Per il 2022 le previsioni dei più si attestano tra il 5,2% e il 5,8%.
Per una visione più attendibile del PIL Cina 2022 bisognerà attendere che si schiariscano le nubi e si capisca di più sull’entità della bolla immobiliare e sui provvedimenti che prenderà il governo cinese, perché tutte le previsioni sono fortemente condizionate da questo fattore.